uno spazio di risonanza universale, un convivio di culture oltre le diversità
Il Teatro del Futuro è un non-luogo: una sala senza pareti, dove chiunque, da ogni dove, può viaggiare nello spazio e nel tempo fino al qui e ora dell’accadimento teatrale, senza spostarsi dal luogo in cui si trova.
Il Teatro del Futuro per No’hma è già realtà, grazie alla tecnologia OnLife che rompe realmente le pareti della platea fisica e del palcoscenico connettendo platee e palcoscenici di tutto il Pianeta. Questo rivoluzionario sistema permette di realizzare appieno la missione propria di No’hma, ossia la piena fruibilità dell’arte e della cultura, al di là di ogni barriera geografica ed economico-sociale.
Se si volesse individuare il momento temporale, l’istante in cui Teresa ha avuto la visione del No'hma, sarebbe inevitabile farlo risalire a un incontro.
Quando un incontro segna l’inizio di un percorso se ne ha la percezione inconfondibile. La storia dello Spazio Teatro No’hma è proprio la storia di un incontro, di quelli che segnano, di quelli che non si dimenticano, di quelli che sono solo l’inizio di un percorso affascinante ed eccezionale.
L’incontro è quello che Teresa Pomodoro fece con la palazzina che oggi è il Teatro, che ne raccoglie l’eredità artistica e culturale. Quell’incontro divenne una scelta e, poi, una trasformazione.
Quella palazzina, una stazione in disuso dell’erogazione dell’acqua potabile milanese, oggi è diventata un punto fermo, nel panorama culturale nazionale e internazionale, da cui si irradia cultura, elaborazione artistica e teatrale.
Lasciamo a Teresa il compito di raccontare...
“Proust, senza saperlo, ha legato il suo nome alla Madeleine, No’hma a questo luogo d’acqua... mura che hanno echi di acqua, estrazione dell’elemento fluido che è all’origine della vita, la vita del pensiero, la vita della creazione, la vita del cuore. Senza saperlo, questo è curioso... gli elementi ci precedono, sono prima di noi, prima della nostra nascita. Acqua, luogo di rivelazione... l’acqua ci ammaestra... sincronismi, coincidenze che sembrano lontane, si saldano a un certo momento e diventano destini di luoghi di tempi, di persone, i nostri destini.... un giorno di primavera tanti anni fa nasceva No’hma da uno slancio spensierato, giovane di gioiosa immersione nel “fare esperienza” di sé e dell’altro in un rapporto di creazione e di scoperta...